Descrizione
La carovana di Overland lascia i monti Talysh per raggiungere la bucolica città di Lankaran adagiata sulle rive del Caspio, nel sud dell'Azerbaigian. In questa città, famosa perla sua produzione di tè, all'interno di una massiccia torre, fu imprigionato un giovane Stalin mentre partecipava alle prime sommosse "operaie". Il viaggio continua attraversando la vasta pianura centrale dell'Azerbaigian verso nord dove, lontano dai grandi giacimenti di idrocarburi, la pastorizia e l'agricoltura rappresentano le principali fonti di reddito della popolazione. Sulla strada che porta alla città di Quba - famosa per la produzione di tappeti - si incontra la "Montagna delle cinque dita": un luogo mistico e sacro, dove ogni giorno centinaia di pellegrini salgono le ripide scalinate che portano alla sommità della montagna per pregare e sperare che i loro desideri si avverino. Si risalgono, poi, le panoramiche strade che attraversano il Caucaso fino al remoto villaggio Xinaliq. Infine si torna verso Baku, la moderna capitale azerbaigiana, per poi raggiungere la città di Ganja che ha dato i natali al grande poeta Nizami. Qui attraversiamo le montagne del Caucaso Minore, dove risiedono molti profughi fuggiti dopo il drammatico conflitto con l'Armenia, fino a toccare il confine invalicabile della delicata e militarizzata zona del Nagorno Karabakh, territorio ancora oggi conteso tra Azeri e Armeni.